Finale 14/08/2009
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Una partecipazione attenta e commovente di tutti gli amici e i parenti di Enzo Romano. E' stato difficile parlare, altrettanto difficile ascoltare.
Ogni intervento, inevitabilmente, mirava al ricordo di un uomo
straordinario, un'icona per tutti noi, un poeta sensibile, uno scrittore
studioso e salvatore del nostro dialetto.
Antropologo del
comportamento umano, Enzo è stato ricordato
dal Sindaco del Comune di Mistretta Avv. Iano Antoci con una certa
veemenza e una contenuta rabbia a volte esacerbata da un senso
d'impotenza per la preziosità perduta. Peppino Ciccia, che ha condotto
la serata creando intelligenti stimoli che richiedevano chiarificazioni,
ha introdotto il secondo ospite della serata nella persone del Prof.
Giovanni Ruffino, ordinario di Linguistica Italiana Presso la Facoltà di
Filosofia della Università di Palermo. Un intervento cattedratico, che
ha esaltato la personalità di Enzo Romano ponendolo, come scrittore, al
vertice tra gli autori di spicco della letteratura siciliana.
La lettura di alcuni brani
di Enzo Romano è stata affidata a Tatà Lo Iacono e Sebastiano Insinga. Già famosi per le eccellenti qualità recitative, in una serata
particolarmente commovente, hanno dato il massimo e la dizione, come non
mai, è stata sublime, da grandi attori. Hanno interpretato i racconti e
le poesie così come Enzo avrebbe voluto: un'altra lezione di recitazione
enfatica, una eccellente interpretazione mimica e vocale. Il silenzio
assoluto ha dominato la scena quando sono stati chiamati a recitare, per
le dediche scritte per l'amico Enzo, i poeti Filippo Giordano e
Graziella Di Salvo Barbera. Guardavo la figlia di Enzo, la sig.ra
Angela, piangere e gioire per l'affetto che scaturiva dalle varie
letture. Giordano e Di Salvo altri due grandi che stanno raccogliendo le
loro opere per consegnarli al patrimonio culturale della nostra città.
Un'altra commovente
dedica è stata letta dal nipote, scritta dall'amico di Enzo Gino
Piscitello che con la sua semplicità, ha saputo sintetizzare l'affetto e
l'amicizia maturate e arricchite sempre più a "Filippieddu".
Non sapevo se gioire o piangere
con lei quando è intervenuta Angela (la figlia di Enzo). Durante il suo
intervento ha abbracciato, con la dolcezza del sorriso, tutti gli
intervenuti ed, in modo particolare, gli amici che hanno voluto bene il
padre. L'invito a tornare rivolto a lei da parte di un relatore è stato come una preghiera affinchè Mistretta
sentisse ancora e sempre la presenza della bontà di Enzo trasmessa
alla figlia che rappresenta la continuità del legame tra un amico
perduto e Mistretta che lo ha adottato per parecchi anni.
Calogero Rutino ha concluso
la serata riassumendo i momenti salienti evidenziando che Enzo sarà
sempre con noi perchè tutti faremo tesoro dei suoi insegnamenti lasciati
in eredità attraverso i suoi racconti, le poesie e gli esemplari
modelli di vita.
Io, che ho avuto l'incarico
da parte di Peppino Ciccia (che ringrazio per l'opportunità che mi ha
offerto), di curare gli interventi musicali, ho voluto dedicare, a Enzo,
una mia poesia ed una composizione musicale.
Il brano (Dammi lu
cori), eseguito con
la tromba, l'ho voluto
presentare proprio perché leggendo il testo e ascoltando la musica,
Enzo, se ne era innamorato. La composizione è una struggente serenata,
una richiesta d’amore cantata con passione sotto il balcone
dell’innamorata.
I dovuti ringraziamenti
sono andati a tutti i componenti dell'"Allegra Compagnia" perchè, grazie
a loro, la serata si è arricchita di musicalità. Le armonie eseguite con
semplicità e passione sono state le ciliegine sulla grande "Torta
culturale" creata per ricordare Enzo Romano. Peppino Mazzara, Pippo
Dolcemaschio, Pippo Lo Monaco, Vincenzo Ferrara, Michele
Accidente, Natale Accidente e Lucio Vranca, sensibili garanti della
continuità tradizionale delle serenate, hanno dimostrato che
l'arte della musica può inglobare qualsiasi altra forma artistica in un
abbraccio musicale con infiniti ritornelli.
Lucio Vranca
I brani elencati a destra ed eseguiti durante la
presentazione del libro, sono una parte delle antiche canzoni che Enzo
ha messo a disposizione sia dell'Allegra compagnia sia di quanti
vogliono cantare durante le serenate nei quartieri.
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Il gesto della sua generosità
(clicca sull'mmagine)
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- Enzo Romano -
Foto scattata a Cicè
l'estate scorsa
Si stutàu na lumaredda
e
nni lassàu o scuru
e iu ristai cuomu
na ficu scattiola
o na rappa î-rracina ngresta... |