Finale 12 settembre 2015
Dodici
giorni a Mistretta; dodici giorni di vitalità, dinamicità ed elevata
operosità;
dodici giorni apparentemente stressanti, ma magnificamente rilassanti.
Non è contraddizione, è piacevole frenesia che fa bene al corpo e
all’anima. Essere attivi nel
ricordare l’amico Mario De Caro, partecipare all’organizzazione del
Concorso Letterario “Enzo
Romano” e alla premiazione di alcuni alunni di Finale e a un altro
concorrente finalese; assistere alla mostra d’arte e artigianale
organizzata dalla “Kermesse d’Arte” con la partecipazione dell’Artista
contadino
Giuliano Di Noto di Pollina. La mostra fotografica sulla processione
del Santo Patrono San Sebastiano, così come essere presente alla
pubblicazione di alcuni libri di autori amastratini, tra i quali "Riepitu"
di
Filippo Giordano, è stato fortemente
rilassante e di arricchimento culturale. Senza dimenticare la giornata
della sfilate dei carretti siciliani di cui ho già parlato in una pagina
del mio sito
http://www.vrancalucio.net/Sfilata_di_carretti_siciliani_e_gruppi_folk.htm
La Sagra della salsiccia
(organizzata dal gruppo folk.co "I canterini amastratini"), della ricotta, la sfilata internazionale e lo
spettacolo serale dei gruppi Folk organizzata
dal gruppo Folklorico “Amastra”,
sono state giornate piene di colore, musica e tant’altro.
La giornata di ferragosto insieme a tanti amici nella campagna di
mio fratello Nino, è sicuramente quella da non dimenticare. Ho
riscoperto, in quest’ occasione, il valore dell’amicizia (a Mistretta
non è mai mancato) che, nonostante la diversità tra giovani e
diversamente giovani, l’intero gruppo sprizzava gioia, rispetto e
divertimento sano che gli ospiti, non siciliani, hanno apprezzato
cambiando opinione sulle idee erroneamente diffuse. Da parte loro una
promessa…”Torneremo per passare con voi il prossimo lunedì di
Pasqua”…. W la Sicilia, w Mistretta.
Qualche giorno prima della festa del Patrono di Mistretta San
Sebastiano, è stato particolarmente avvincente collaborare con
l’insostituibile prof. Pippo Dolcemaschio che ha
organizzato il
21°
trofeo podistico “San Sebastiano” dove i protagonisti
assoluti sono, da sempre, i bambini di tutte le età per poi finire con i
professionisti.
Infine, ascoltare le note festose della banda amastratina della quale ho
fatto parte per quasi sessanta anni, è stato emozionante.
La banda
si è esibita per la
festa di San Sebastiano, una festività sentita dai mistrettesi e non
solo. Ogni anno le strade si riempiono di numerosissimi turisti e di
abitanti dei comuni limitrofi. Vedere la bellezza maestosa della "Vara"
dei fratelli Li Volsi (1610 – 1611) e la magnifica espressione della
statua del Santo (realizzata dallo scultore amastratino Noè Marullo
nel XX sec.), è come vedere la magnificenza dell’arte. La festa si è
conclusa con il concertino finale dell’ultima sosta dove, come sempre,
ho suonato insieme a mio figlio e, da qualche anno,
insieme ai miei due nipotini Gabriele e Angelo (Vedi
filmato), due promettenti
musicisti intrisi di tenerezza.
Lo spettacolo meraviglioso della Band di Paolo Belli ha posto fine alla
festa e alla mia permanenza a Mistretta.
Tornerò a Finale nella mia sede ormai abituale, felice, sereno,
ricaricato e pronto a rivivere la stessa esperienza l’anno prossimo.
Nel frattempo sto preparando, con la collaborazione degli amici Prof.
Pippo Dolcemaschio, Prof. Peppino Mazzara, Michele
Accidente e Pippo Porrazzo, il progetto per la
Gimkana automobilistica che si terrà a Mistretta g. 28 agosto in
occasione dei festeggiamenti del SS. Ecce Homo. Evento che commenterò
successivamente…...
…Si,
si, è stato un altro pomeriggio meraviglioso da ripetere…. E la
festa della
Madonna della Luce con, a seguito,
i guerrieri giganti
Mytia e Cronos ospiti dell'EXPO grazie all'Amministrazione comunale e al
Parco dei Nebrodi.? E’ quanto
di più caratteristico possa esistere nelle tradizioni di una città.
Una legenda che, ogni anno, si trasforma in festa, una festa che
richiama un cospicuo numero di fedeli.
Rivivrò questa esperienza perché mi fa sentire bene, perché mi riporta
indietro negli anni prima del trasferimento a Finale dove, per mia
scelta, vivo con la mia famiglia, dove ho trascorso anni sereni
contribuendo alla crescita culturale della giovane realtà.
Voglio bene a questa comunità in crescita; voglio bene ai giovani miei
ex alunni molti dei quali diventati amici, ma non posso negare che
Mistretta è sempre presente nel mio cuore perché lì vivono i miei
affetti e i miei amici; perché quando arrivo l’accoglienza si trasforma
in festa, sì, in festa ed io divento un bambino che piange
dall’emozione.
Lucio
Vranca
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