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I  V I R G I N I E D D I (Mistretta 17/03/2012)

Finale 18 marzo 2012

Una cosa che emoziona, che mi emoziona, è assistere all’esaltazione e alla celebrazione dell’amicizia per mezzo della quale, con convinzione, si vogliono salvare alcune tradizioni che, lentamente, tendono ad essere trascurate e, inevitabilmente, dimenticate.

Gli “Amici per caso”, il 17/03/2012, hanno creato quanto scritto; sono riusciti a rendere viva, con una marcata e significativa presenza, la tradizione dei “Virginieddi” che si è sempre svolta in occasione della festa di San Giuseppe nel territorio madonita e nebroideo.

I preparativi hanno impegnato buona parte dei soci fondatori ai quali vanno tributati i giusti elogi, ma, in modo particolare, è doveroso citare il Prof. Peppino Mazzara che, con il coordinamento e la presenza del Presidente Enzo Cannata, si è cimentato nella raccolta dei cardi, finocchi selvatici, arance  e quant’altro utile a fornire gli ingredienti dei piatti tradizionali: pasta “ncasciata”1, pasta con le lenticchie ricca di cotica di maiale ed altri aromi, baccalà con la “cipuddata”2 frittata di uova, cardi fritti con la “pastedda”3ecc. ecc. Il tutto preparato dal socio cuoco Antonino Lutri.

Ordinare la tavola, prima del pranzo, è stato un lavoro corale, d’èquipe, in perfetta collaborazione e allegria (una peculiarità amastratina che rende sopportabile qualsiasi impegno). Non poteva mancare la benedizione del sacerdote, Don Giuseppe Capizzi, che ha benedetto il cibo posto sull’altarino sotto il quadro di San Giuseppe preparato, per l’occasione, da Peppino Cannata; non poteva mancare la tradizionale poesia in rima recitata magistralmente dall’autore Dott. Salvatore Insinga che ha propinato una nutrita dose di simpatia: un gradevole aperitivo poetico che ha predisposto l’organismo ad accettare il pasto con più serenità. Il risultato è stato eccellente: non è rimasto niente…!

Fare l’elenco di chi ha dato un ottimo contributo mi costringerebbe a commettere degli errori, dunque ritengo sia giusto sottolineare che gli “Amici per caso” nella loro interezza hanno portato a termine un compito dal profondo significato morale che restituisce alla comunità amastratina un momento aggregante impregnato di tradizione. Tutto si è svolto all’insegna dell’amicizia che è il vero “valore aggiunto”, patrimonio indissolubile degli “Amici per caso”.

Lucio Vranca

 

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[1] Pasta finocchi e sarde cotta al forno

[2] Fritto di cipolla

[3] Pasta di farina e acqua usata per la frittura

 

 

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FILMATO

Racconto fotografico

 

Poesia di Salvatore Insinga

 

 

 

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