VISITA PASTORALE DEL VESCOVO DELLA
DIOCESI DI CEFALU’, S.E. MONS. FRANCESCO SGALAMBRO
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Finale 14 – 18 gennaio 2009 -
La nostra piccola comunità ha vissuto
cinque giorni di intensa parentesi cristiana. Mons. F. Sgalambro ci ha onorato
della sua presenza, ha
rafforzando le energie dei collaboratori evangelici
della nostra parrocchia e “…richiamato i fedeli
al rinnovamento della propria vita cristiana”.
Dopo le visite alle scuole e agli ammalati, giorno
16 alle ore 17.00 ha
voluto incontrare una parte delle numerose
associazioni.
Il giorno successivo, il
Vescovo ha espresso il desiderio di conoscere la
rimanente parte delle associazioni.
L’incontro si è svolto al Centro
Sociale gremito di giovani musicisti e sportivi.
Sono stati i componenti del corpo bandistico “Apollonia”
che hanno accolto Sua Eccellenza intonando una
allegra marcetta che è stata di suo gradimento.
L’incontro ha avuto inizio con
l’intervento del vicepresidente dell’Associazione
sportiva Pietro Musotto che ha sottolineato
l’importanza dello sport in un contesto sociale
giovane ma non privo di tentazioni. Un ricordo
affettuoso lo ha voluto tributare ai due giovani
sfortunati che hanno perso la vita sull’autostrada
ME-PA qualche giorno fa.
Anche il Presidente dell’Ass.
Sportiva “Cavalieri della Valdemone” Franco
Ciolino ha messo in risalto l’utilità dello sport
con l’inevitabile amore verso i cavalli che sono lo
strumento della sinergia tra equitazione e comunità.
Ha concluso gli interventi il
Presidente dell’Associazione Culturale Musicale “Apollonia”
Nunzio Castiglia. “L’Associazione “Apollonia”- ha
affermato il Presidente – "è nata nel 2002 ed ha la
peculiarità di mettere insieme due realtà musicali
che si possono considerare patrimonio culturale sia
di Pollina sia di Finale. Essa abbraccia, infatti,
la Scuola musicale, frequentata da tanti giovani che
vogliono imparare la musica e il complesso
bandistico che, nonostante la giovane età, si è
fatto apprezzare non solo nel territorio madonita e
nebrodiano, ma anche all’estero con grande successo:
evento che è diventato lo stimolo della vita
bandistica e della continuità”.
“La scuola musicale”
– ha detto il Presidente - “aiuta la nostra
piccola comunità a tenere i giovani vocino ai sani
valori sociali e frena sensibilmente i tentativi di
deviazione e il mutamento delle linee di condotta
negative”.
Ha concluso dicendo che è “Significativa
la socializzazione tra i ragazzi di Pollina e quelli
di Finale: sono l’esempio di come si può sconfiggere
il campanilismo radicato nelle due realtà”.
A conclusione della serata il Vescovo
si è dichiarato soddisfatto per le potenzialità che
Finale tiene in vita e definisce “cantiere
aperto” il movimento a favore della gioventù che
ha bisogno di essere sostenuta, ma – aggiunge –
bisogna rafforzare l’azione sinergica con la Chiesa
e migliorare i rapporti con il Parroco.
Dopo la Santa Messa la giornata si è
conclusa con l’Assemblea che ha messo insieme tutti
i componenti dell’Azione Cattolica. Mons. Epifanio
Solaro, Parroco della comunità, ha letto una breve
storia della vita sociale e della sua missione
sacerdotale a partire dal lontano 1954 anno in cui è
stato nominato sacerdote della Parrocchia di Finale.
Considerata la giovane vita della nostra piccola
realtà, ascoltati gli eventi e le evoluzioni che
hanno portato all’attuale crescita, non è mancata
qualche nascosta emozione. Tutti i ministranti hanno
esposto al Vescovo il lavoro che si fa aiutando il
parroco: dalla catechesi alla pulizia; dall’opera di
carità all’organizzazione e alla esecuzione dei
canti durante la messa.
Il momento pastorale sarà ricordato
dalla comunità perché il Vescovo, con le sue
parole, ha lasciato, in ognuno di noi, il ricordo
dell’espressione serena e la manifestazione della
gratitudine verso gli operatori evangelici. Era
visibile la gioia espressa dal prelato e chiara la
comprensione per le difficoltà. Compiaciuto, infine,
Mons. Sgalambro si è dichiarato fiducioso nel vedere
lo spirito costruttivo che, comunque, esiste in ogni
parrocchiano.
E’ necessario, dunque, che questa
voglia di crescere emerga affinché, insieme, si
costruisca un sano sviluppo a favore della comunità e per dare più senso alla
nostra vita.
Lucio Vranca
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