"SEMBRA
LA FESTA DI S. SEBASTIANO...!"
L'espressione spontanea di qualche presente coinvolto dall'euforia
dell'intera folla, ha fatto pensare alla moltitudine di persone presenti
durante la processione di S. Sebastiano. Il confronto non può reggere,
ma il termine di paragone testimonia che la partecipazione della gente
alla terza serata delle "Serenate di quartiere",
è stata straordinariamente numerosa. I presenti hanno arricchito di
musicalità la serata cantando, insieme al gruppo strumentale, le canzoni
popolari ormai famose. Gli emigrati mistrettesi e tutti gli ospiti
presenti sprizzavano gioia e, con intensa commozione, ammiravano
le viuzze illuminate dai lampioni messi a guardia di quei muri sgranati
che raccontavano la loro storia che, in parte, è la storia di molti
presenti.
Ancora una
volta il percorso è stato scelto con oculatezza da Enzo Romano e
Pippo Dolcemaschio: ra Matrici a S. Vicienzu, ru Carminu o Piru
dove ci siamo fermati per concludere la serata. Il vicinato, come
sempre, è stato generoso offrendo, ai musicisti e a tutti i presenti, un
rinfresco e una moltitudine di specialità gastronomiche esaltando il
senso dell'ospitalità che, a Mistretta, si può considerare ancora un
pregio dell'animo umano, "un valore aggiunto" che nobilita il
mistrettese. Credo sia giusto citare quanti si sono prodigati per la
preparazione delle vivande: Basile Lo Cascio, Boncarrà Liria, Chiarello,
Cerniglia, Cicala, Cicero Grazia, Cicero Giovanni, Crimi Saruccia,
Contino, Di Marco Sebastiano, Mazzarella Calogera, Manerchia, Mugavero
Ciano, Mugavero Vito.
Ormai
l'iniziativa è diventata una tradizione che dura dal lontano 1992 e,
sicuramente, sarà ripetuta negli anni a venire. |