Benvenuti nel sito di Lucio Vranca

                             Un sito personale per omaggiare il paese

                                 dove sono nato  e gli amici che mi hanno

                                                 fatto vivere momenti meravigliosi

IndexChi sonoAllegra compagniaStrumentistiRepertorioImmaginiOmaggio a FinaleOmaggio a PollinaLink utiliContattami

 

PRESENTAZIONE DEL LIBRO DI FILIPPO GIORDANO, "RIEPITU"

 

Finale 28 agosto 2015

 

Stanotti, frati miu,…..” . Ricordare il fratello con un lungo suggestivo canto poetico; raccontare la vita in versi; descrivere le passioni, le semplici cose che hanno segnato l’esistenza di un uomo che ha dato senso a ogni opportunità a ogni occasione ad ogni momento del suo arco vitale; un uomo che cercava i valori per farli suoi. Ed ecco la grande personalità intrisa di semplicità che è stata la vera essenza del suo essere uomo.

Tutto ciò è stato come ascoltare e vivere un sentimento emotivo capace di toccare la sensibilità di chi ascoltava. Una memoria associata agli affetti, al senso della vita; il legame tra fratelli tra i quali dominava e ancora domina un esempio d’amore. Un legame, questo, che una terribile “ombra” ha portato via lasciando i ricordi, solo i ricordi e un posto dove portare un fiore. Ed ecco il ritorno alla mente dei colori dei fiori, gli odori del basilico e della zagara degli agrumeti; l’affetto per il vicino che riceveva parte dei prodotti della terra che Enzo coltivava con amore.

L’intervento di Peppino Ciccia compagno di battaglie politiche, dopo l’apertura dei lavori cominciata con i doverosi ringraziamenti, ha toccato e ricordato alcuni momenti di vita e di esperienze collaborative vissute con l’amico Enzo che ha espresso con calore e disprezzando ".quell’ ombra cattiva che porta via gli uomini…” per poi concludere visibilmente emozionato.  

Filippo, col suo sommesso colloquio col mistero lascia una miriade d’interrogativi molti dei quali non avranno mai una risposta, altri ti avvicinano a Dio, altri ancora producono rabbia, un veleno misto all’impotenza, all’impossibilità di agire, all’inutilità dell’uomo stesso di fronte al dramma. Il pallore della luna e di essa la luce incerta è uno dei perché senza risposta.

“…qui mi sento a casa perché mio padre era socio di questa società”. Così ha esordito  Sebastiano Insinga che non si è commosso ma ha turbato l’animo dei presenti. La commozione si è diffusa e, in quel silenzio, l’accorata recitazione diventava arte, abilità nel farsi ascoltare, nel far capire le note di dolore. Le espressioni erano la dimostrazione del rispetto per quanto ha scritto Filippo, per i messaggi forti saturi di riflessioni. La recitazione di tutte le strofe del “poemetto”, ora a memoria ora leggendo, ci ha fatto immaginare di essere in un teatro dove si recitava un’opera drammatica. Purtroppo, però, la realtà primeggiava nel vedere l’espressione seria di Filippo che seguiva con lo sguardo spento il recitante.  Espressioni che  portavano a prendere coscienza: non eravamo in teatro, non si ascoltava il frutto della fantasia, ma la splendida recitazione di una realtà ricca d’affetto e di dolore. La gestualità, la duttilità e la capacità mimica rispecchiavano lo stato d’animo del momento, lo stato d’animo di un amico che voleva dare il giusto senso alle parole, voleva dare la giusta sostanza del racconto. Filippo era lì ad ascoltarlo, ad osservarlo, ad apprezzarlo. Io ho appreso molto e ho capito altre cose che prima, leggendo il testo, mi erano sfuggite.

E’ proprio vero che il nostro passaggio sulla terra è una meteora che lascia una scia incancellabile. Non è chiaro però il cammino che segue la vita.   

 

Enzo sei sempre nei nostri cuori…!”.  Un’espressione accorata del Presidente della Società che ha rotto il silenzio e che ha chiuso l’incontro fortemente commovente.

 

Quell’ombra cattiva non bussa mai alla porta, non chiede l’età; arriva, colpisce e scappa via…e scappa via..!

 

Tutto questo mi ricorda la dedica che ho scritto per omaggiare mio nonno: LU VIECCHIU E LU TIZZUNI. La parte finale mette in evidenza le leggi della natura che non vengono rispettate perché la morte non bussa alla porta,

non chiede l'età.... arriva, inaspettatamente...!  

Lucio Vranca

 

 

ALCUNE FOTO DI EMANUELE CORONATO

 

 

Intervento di Giuseppe Ciccia

 

Intervento dell'autore, Filippo Giordano

 

Intervento e recitazione di Sebastiano Insinga

 

 

 

Archivio Storico  - Archivio dediche - Archivio immagini - Feste e spettacoli  -  Cronaca

 

 

 

 

© Copyright 2006 -Lucio Vranca- ©

Tutti i diritti sono riservati

E-mail  -   -   lv@vrancalucio.net