La
pubblicazione di oggi, credo, sia stato un
avvenimento dal carattere culturale, un momento
che, spero, sia di utilità sociale; una
serata dal significato storico nello stupendo
scenario dal fascino antico che, secondo me,
rappresenta il biglietto da visita della nostra
comunità. Il tutto è stato possibile grazie al
contributo dell’Amministrazione comunale che ha
incoraggiato l’iniziativa e apprezzato il lavoro
di ricerca portato a termine per fini sociali e
non personali.
Mi
auguro, che questa presentazione venga
considerata come un’altra preziosa “goccia” che
si aggiunge al grande contenitore dell’offerta
turistica e culturale dell’intera comunità
pollinese.
E’ chiaro che la cultura non è
qualcosa che si può mettere in un contenitore
perché immensa. Essa abbraccia l’arte (nel suo
complesso), la pittura, la scultura, la
letteratura, la poesia, il teatro e, infine, la
musica ritenuta dal sottoscritto “magia” (come
me la pensa il pianista Bosso
(diversamente abile) il quale l’ha detto durante
il festival di San Remo 2016). Il Comune di
Pollina è ricco di tutto ciò grazie alle
strutture, grazie alla creatività di antichi e
contemporanei personaggi che hanno lasciato e
lasceranno testimonianze concrete riferite alla
ricchezza del sapere letterario e artistico. Il
tutto è dovuto anche alla crescita continua
della mentalità turistica dei cittadini e alla
concreta sensibilità dei nostri amministratori.
Tutto questo mi è stato di stimolo, ha
sollecitato e tenuta viva la voglia di agire, la
fantasia e la creatività. Capacità, queste, che,
modestamente, mi hanno consentito di scrivere
canzoni (dedicate a Mistretta, a Pollina e a
Finale), poesie, libri che ho presentato (forse
immeritatamente) nelle realtà dove io ho vissuto
affinché accrescesse la consapevolezza che le
comunità (dove ho trascorso quasi tutta la mia
vita) sono ricche di arte e di cose meravigliose
che meritano attenzione. Ecco perché “Il
percorso delle torri”, un patrimonio
culturale che ha resistito al trascorrere del
tempo, una ricchezza degna di rispetto che i
giovani studenti, e non solo, hanno il diritto
di conoscere perché, secondo me,
la cultura deve partire dalla
conoscenza del nostro territorio per mostrarlo
degnamente al turista.
Questo libro-guida non vuole essere il massimo
dell’informazione storica, ma lo stimolo al
piacere della ricerca la cui continuità, da
delegare ai giovani, permetterà di accrescere le
conoscenze e avrà, così, il sapore di un
investimento a favore della comunità. Piero
Angela scriveva in un articolo “Per
raccogliere bisogna seminare…non soltanto
nozioni, ma anche idee”.
Sono i giovani, a partire da semplici idee, per
amore del proprio paese, che devono sentire il
bisogno di sapere di più per rendere Pollina e
Finale sempre più competitivi nel mercato
turistico.
Il turista viaggia principalmente per
conoscere, per divertirsi, ma ha anche bisogno
di un’efficiente accoglienza, di luoghi
ricettivi, di conoscere le tradizioni, la
storia, la gastronomia e quanto utile a rendere
gradevole il soggiorno, mediante guide, libri,
pubblicazioni varie che dovranno essere, secondo
me, i veri investimenti del futuro.
Dunque, credo sia necessario
prepararsi per offrire una buona ospitalità e
rendere fruibili le diverse risorse ambientali e
culturali, e questa pubblicazione, credo, sia
un’opportunità che si aggiunge a quanto già
esistente.
Cinque torri e
mezza che raccontano la loro storia, realtà che
non tutti conoscono, realtà che hanno bisogno di
aiuto. Un aiuto che, se venisse dato, darebbe,
all’osservatore, l’occasione di godere di una
magnifica offerta paesaggistica (vedi la Torre
di Finale e la Torre Maurolico di Pollina).
Tutto questo dovrebbe rientrare
nell’ottica di un percorso di ulteriore
sensibilizzazione socio-culturale.
Come dicevo
nel filmato: “Un bene non è tale se non è
fruibile”. Il concetto di fruibilità si
deve, però, coniugare con la “visitabilità”
attraverso percorsi facilitati a seguito
d’interventi e adeguamenti, non solo da parte
dell’Amministrazione locale,
ma degli Organi periferici della Soprintendenza
dei Beni Culturali e Ambientali che hanno il
compito di tutelare le ricchezze d’interesse
storico-artistico presenti anche nel nostro
territorio.
Scrivevo nel
filmato,
“La storia di una
collettività si può leggere anche attraverso
quello che ci tramandano le pietre, le strutture
che rappresentano e le emozioni che regalano.
Esse, spesso, sono espressioni di libertà e di
coesione sociale.”
(L.V.).
Essere invasi, infatti, dall’odore della storia
e godere dei meravigliosi panorami, è veramente
il massimo della delizia. Meraviglia come quella
che ho provato quando sono entrato per la prima
volta, grazie all’attuale Amministrazione,
dentro la Torre di Finale. Il fascino mi ha
coinvolto e, spontaneamente, ho ripetuto quanto
c’era scritto nel manifesto ai piedi della
scala: “FINALMENTE..!” . Questa
espressione mi ha suggerito il titolo
dell’ultima mia poesia dedicata alla Torre
simbolo (che avete ascoltato nel filmato).
“Entrare in queste realtà, infatti, è come
vivere e sentire il profumo del lontano
passato, un passato impregnato di salsedine così
come le pietre nel fascino della loro bellezza”.
Un altro
momento emozionante l’ho vissuto (lo abbiamo
vissuto) giorno 25 giugno scorso quando si è
celebrata a Pollina l’inaugurazione della “Torre
delle stelle” e il Museo Maurolico
.
Un
momento toccante e nello stesso momento
entusiasmante che ha ridato ai pollinesi e al
mondo quella parte di storia che mancava da
moltissimi
anni.
“Se di ogni avventura, rimangono
i ricordi; se di ogni esperienza di vita, rimane
il sapere, di ogni storia, rimane il racconto e
l’esempio per le nuove generazioni”. (L.V.)
Dunque, diamo spazio ai nostri beni, facciamoci
conquistare dalla loro storia e dallo scenario
circostante e non dalla bellezza perché, alcune
ancora, aspettano di essere “truccate”.
Per concludere chiedo, nel nome della storia e
della cultura locale, di creare “Il percorso
delle Torri” e potere arrivare con
facilità, nei siti dove quei monumenti, da
tantissimo tempo, aspettano di essere ammirati.
Spero che tutto si avveri nel nome del
sapere, dell’arte, dell’arricchimento della
cultura locale e, infine, per dare senso al
lavoro di ricerca che oggi viene presentato e
dedicato agli studenti, alla comunità tutta e al
mondo
turistico: un gesto d’amore verso questa
comunità che mi ha ospitato al punto di
considerarmi componente gradito del contesto
sociale. A nome di tutto questo vi dico
semplicemente grazie…MA…
A questo punto non mi rimane che ringraziare
L'Amministrazione comunale del Comune di Pollina
per aver finanziato l'opera, il suo Sindaco On.
Magda Culotta, l'Assessore Alessio
Ciricosta, il Presidente del Consiglio Prof.
Nunzio Castiglia, Il Dirigente
scolastico Prof.ssa Antonella Cancila,
l'amico Dott. Sebastiano Insinga,
il Prof. Santi Vitrano e il Prof.
Giacomo Di Marco che, insieme, come sempre, siamo riusciti a
pianificare un pomeriggio ricco di significato storio-artistico che, sicuramente, ha lasciato
un buon ricordo e sarà, sicuramente, lo stimolo
e l'esempio per un futuro a favore della
comunità. Rimane solo il dovere-piacere
di visitare la mostra che durerà fino al 15
agosto 2016.
Questo momento d’incontro non si è concluso con
la sola presentazione del libro guida “Il
percorso delle torri”, ma ha continuato con
l’opportuna mostra dal titolo “I colori del
mare, le torri e l’antico borgo” del prof.
Giacomo Di Marco noto artista del luogo. La
mostra ha la peculiarità di essere una perenne
testimonianza storica che i posteri troveranno
per la goduria dei propri occhi. Uno sposalizio
con un reciproco SI che ha impreziosito i due
eventi ricchi di storia e arte. Quella storia e
quell’arte dettate dal cuore per essere donate e
dedicate alle giovani generazioni, alla comunità
tutta e al turista che vorrà onorarci per godere
del nostro patrimonio culturale e artistico.
Per l'occasione sono intervenuti, inoltre, Sofia
D'Arrigo (giornalista affermata) e il Prof.
Franco Cangelori Autore di libri storici
dedicati al Comune di Pollina.
Lucio Vranca