Chi è Paolo
Mugavero?
Riassumere con
poche parole il percorso della sua vita è rischioso perchè
può diventare un'operazione fortemente riduttiva, ma la
voglia di provarci è forte ed è dettata dalla simpatia nei
suoi confronti.
Paolo Mugavero nato a Mistretta il 2/10/1959
non ha frequentato istituti di preparazione artistica. Il
suo unico titolo di studio è la licenza media conseguita a
Mistretta nel 1972. All'età di dieci anni un
brutto incidente lo ha privato della mano destra durante il
lavoro di apprendista, in una macelleria, usando il
tritacarne. Un'infanzia segnata dal disagio, dalle
difficoltà di agire, dalle privazioni, dal muro dell' autoaccettazione. Una situazione problematica destinata a
durare tutta la vita.
Forse, la sua
personalità creativa e vitale è stata soffocata e
condizionata dai timori, dai complessi, dallo smarrimento
della coscienza e dalla solitudine. Ma la forza di volontà e
la pienezza delle capacità intellettuali, lo hanno portato a
reagire, ad affrontare la realtà e le difficoltà inevitabili
con serenità, fino alla totale accettazione del proprio
essere.
L'interesse per la
scultura dell'artista Mugavero (forse per i motivi sopra
descritti) non si può considerare una passione innata.
Ha sempre avuto, però, uno spiccato spirito di osservazione
e lo dimostra quando dice: "Ho sempre pensato che la
natura è un' infinita forma artistica ed è l'uomo che deve
scoprirla". Da questa sua affermazione si capisce che il
senso dell'arte e l'amore per la natura sono sempre state le
prerogative principali della sua vita.
Mugavero, impiegato
comunale, giardiniere della Villa Chalet di Mistretta
durante la cura delle bordure mostra i primi segni delle sue
capacità artistiche dando forma al verde: forme allegoriche
che abbelliscono ulteriormente la stessa villa. Le sue
capacità di osservazione e di realizzazione sono emerse con chiarezza all'età di 35 anni circa.
La passione si legge nei suoi occhi quando afferma: "Osservo i pezzi di legno d'ulivo e già vedo un oggetto
che deve venir fuori" . Il legno d'ulivo, nobile, caldo
e generoso non è di facile lavorazione in quanto nodoso e
duro: occorre forza, pazienza e tanta fatica.
Lo scultore,
applicando una piccola protesi alla mano destra, usa il
martello con naturalezza azionando lo scalpello che, colpo
dopo colpo, fa emergere le figure che, lentamente, prendono forma. Mugavero
taglia dolcemente il legno perchè sa che, prima o poi, dalla
massa legnosa nascerà una sua creatura. Creatura che sembra
svegliarsi da un lungo letargo o liberarsi da un obbligato
torpore. Ogni opera ha un nome e un significato come quella
che accarezza nella foto che rappresenta la sua mano
inesistente. La straordinaria bellezza del colore policromo
del legno d'ulivo contribuisce a rendere più
bella l'opera. La lucidatura a mano esalta le venature
simili al marmo e alla scultura sembra aggiungersi l'opera
del pittore. Tutte le sculture mostrano una palese
vivacità e non nascondono la
contentezza, la stessa che si legge negli occhi dell'artista
mista ad una grossa dose di modestia e semplicità.
La
capacità artistica di Paolo Mugavero è visibile e Mistretta
gioisce perchè sa di avere
scoperto un nuovo talento.
Con affetto e
simpatia
Lucio Vranca
Le opere
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