VINCENZO CURRERI
Musicista compositore e poeta cefaludese
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Una serata all'insegna
dell'emozione che ha coinvolto i presenti e li ha trascinati nella
commozione ascoltando le armoniche melodie alcune delle quali sono state
cantate da Piero Cannistraro e dalla sorella Alba.
Mara Eli ha
straordinariamente cantato alcune delle canzoni del M° Curreri con la
passione e la capacità di dominare l'attento uditorio affascinato dalla
sua qualità interpretativa coinvolgente.
E' stato il Maestro Testa,
con il contributo dell'Associazione Culturale Musicale “Santa Cecilia”, che ha voluto
fortemente ripristinare l'evento per ricordare il Maestro Curreri. Il
Maestro Testa, per l’occasione, ha scritto gli arrangiamenti per banda
di alcune canzoni che ha fatto ascoltare al pubblico la sera della commemorazione: un
altro commovente regalo tributato all’artista cefaludese e all’intera
famiglia che ha ascoltato in religioso silenzio.
Un contributo notevole lo
hanno dato: il sig. Cammarata che ha fornito l'impianto di
amplificazione, un professionista legato a Totuccio che ha sempre
seguito nelle varie manifestazioni mostrando sempre il massimo della
professionalità; I Cavernicoli che hanno inciso per la prima volta “Comu
l'unna” facendola conoscere ad un pubblico eterogeneo non soltanto
locale.
A dominare la scena non
poteva mancare chi ha dato significato alla serata accompagnando in modo
magistrale i vari cantanti: Totuccio Curreri.
Un grande musicista che ha
vissuto con il padre con il quale ha condiviso e rafforzato sempre di
più la passione per la musica. Anche in questo caso si può affermare che
l’amore per “l’arte dei suoni” non ha età: “Due generazioni”
che hanno vivamente navigato, in perfetta armonia, nell’arca dell’arte
sublime della musica.
Lucio Vranca |
Le foto storiche di Vincenzo Curreri
IL SERVIZIO
FOTOGRAFICO DEL 5/10/2008 |
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Alcuni Articoli
giornalistici
A TOTUCCIO
Sotto l’imponenza della
rocca colorata di storia e le torri, della maestosa Cattedrale,
ingiallite dai fari; sotto il sorriso delle stelle e la compiacenza
della luna, la musica di Totuccio, nel ricordare suo padre, è stata
un tripudio di sonorità che ha infranto il silenzio provocando una
ovazione che ha intenerito lo sguardo dell’esecutore.
Ma la commozione, in
questi casi, non è soggettiva perchè le splendide esecuzioni, dai
passaggi armonici vellutati, vanno dritte al cuore, al cuore delle
persone sensibili, come colmo di sensibilità era il padre di
Totuccio.
Ereditare l’aspetto
tecnico della musica è cosa importante ma marginale; ereditare,
invece, i buoni sentimenti, i buoni propositi, la capacità creativa
delle armonie e delle parole che sanno di poesia, vuol dire amare le
cose e le persone care per donare loro le meraviglie incantevoli
della musica per affascinarli di dolcezze melodiose.
Totuccio ha ereditato
tutto questo e non si è fermato, ha fatto si che il futuro fosse
garantito della continuità musicale della famiglia Curreri. Il
figlio Fabrice, infatti, suona splendidamente il sax contralto e la figlia
Alice suona il flauto traverso con il quale si è diplomata al
Conservatoire D' Orleans (Francia) regalando a Totuccio un'altra
dose di felicità.
Totuccio, conosciuto a
Mistretta come un ragazzo semplice, dalle spiccate capacità
intellettive e dalla incredibile abilità esecutiva, è, ancora oggi,
ricordato da tutta la comunità amastratina, della sua
generazione, con indicibile affetto.
Lucio Vranca
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