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Noi e la musica, secondo me....

 

Finale 9 maggio 2022

Articolo pubblicato da "Il Centro Storico" di Mistretta (Maggio 2022)

Parlare di musica, proprio per la sua bellezza, si rischia di essere ripetitivi, quasi noiosi ma la musica scruta l’anima e la invade, la inonda d’armonia, di fascino. Sono sicuro di aver scritto e dette frasi inneggianti un’arte che amo. Sono certo d’aver suonato brani che hanno suscitato in me forti emozioni. Pertanto, ritengo che la musica, generatrice di “benessere”, vada sempre adulata perché unisce e non divide, perché è un linguaggio universale che tutti gli uomini della terra comprendono, perché rende felice, perché si oppone alla guerra, perché è lo strumento privilegiato che nutre la speranza per un mondo migliore.   

Dopo questa inevitabile premessa mi piace aggiungere, fantasticamente, alcune similitudini che mi portano a esaltare, ancor di più, la meraviglia della musica. 

Secondo me,

il ritmo del “m’ama, non m’ama” che illude e delude i sogni d’amore, è ritmo, è musica. Ogni petalo una speranza. Ancora oggi è attualità, vivo interesse dei giovani in cerca di emozioni.

Guardo spesso i petali di una mia rosa ed è come osservare le note che si stringono in una composizione per poi manifestare e offrire la bellezza sorretta dal “pentagramma” dei sepali. E il gambo? Il sostegno di un’opera meravigliosa dove si aggrappano le foglie che sono le canzoni, le arie, le melodie e non le spine che servono ad aprire gli occhi di chi si è assopito sognando melodie e renderlo partecipe della goduria dell’immagine satura di bellezza.  

Capita spesso di guardare il sole e la luna due “semibrevi” musicali che illuminano la vita di giorno e di notte promuovendo e sollecitando le armonie della natura. Il sole e la luna sono i direttori d’orchestra in un concerto che si ripete ogni giorno a cominciare dal canto del gallo, e, ogni notte, con il concerto animato dal gracidare delle rane.

Vedo, spesso, guardando le nuvole, il formarsi di note musicali e di strumenti che, dopo un lampo, creano vibrazioni provocati dal tuono la cui anima incute paura e, a volte, gioia per il precipitare dell’acqua (fonte di vita) che alimenta altri suoni. Le gocce che percuotono le numerose foglie, sono elementi di un’”orchestra” che suona gradevoli armonie; il ritmo lento dello stillicidio delle gocce d’acqua che formano le stalattiti; la pioggia che vince sulle correnti ascendenti; il frastuono della grandinata simile al fragore della fine di un brano orchestrale dove concorrono tutti gli strumenti in un assordante e fragoroso vibrante suono. E poi il ruscello, e poi il fiume, e poi il mare, e poi il vento che soffia fischiando gradevoli ariette, e poi il canto degli uccelli dopo lo spettro di luce “pentagrammato” dall’arcobaleno. Tutto è musica, anche il silenzio come le pause in un pentagramma.

La fantasia, però, non ha regole. Si avvicina alla realtà, la rende simile, si pone a confronto ma, è solo immaginazione. E’ certo però che non ho voluto scrivere discorsi tesi a persuadere dunque, lascio alle spalle le fantasticherie per avvicinarmi a delle verità vissute che pongo come esempio perché…

…la musica è la vita della nostra vita, è l’armonia della nostra esistenza, è la colonna sonora del nostro innamoramento. Chi non è legato a una canzone?

Quante volte ho pianto ascoltando melodie, armonie colme di ricordi, in momenti felici e in altri momenti quando la lontananza veniva mitigata ascoltando una canzone.

Spesso, suonando la mia chitarra, pizzicando le corde, la creatività mi ha portato a comporre melodie allegre, brani commoventi che ho fissato in dei lunghi pentagrammi che conservo gelosamente perché raccontano parte della mia vita, della mia storia.

Spesso, suonando la tromba, lo strumento che amo e che mi ha regalato delle numerose soddisfazioni e gratificazioni, ho avvertito intensi brividi da troncare il fiato. A volte suonando, ho sentito scorrere sul mio viso qualche lacrima di gioia e altre di commozione. Qualche volta, per qualche attimo, ho dovuto tacere perché il nodo in gola ha bloccato il fiato. Questo perché la musica fa ridere, gioire e piangere. Effetti, questi, legati ai valori di un’arte che ci accompagna tutta la vita. 

Non so se è colpa mia, della mia sensibilità; non so se tutto ciò è legato alla mia passione. È certo che la musica è magia, realtà oggettiva di cui sono convinto e che ho sempre sostenuto così come ha fatto il grande pianista, maestro compositore Ezio Bosso che durante un concerto ha detto: “La musica è una vera magia, non a caso i direttori hanno la bacchetta come i maghi” Un’espressione che ha toccato il cuore ascoltando il Maestro in una pratica lezione di musica ricca di genialità.

Ho studiato musica, ho imparato a suonare, ho capito come comporre melodie e canzoni, ma l’ignoranza ancora domina e prevale sul poco che conosco. Vorrei fare di più ma l’età avanzata tronca il mio entusiasmo. Dunque, mi accontento e continuo ad amare la musica.

Mi chiedo, suonando e ascoltando brani meravigliosi, se questa è debolezza o rassegnazione.

La storia della mia vita ricca di musica, mi ha portato a conoscere musicisti e cantanti che hanno lasciato il segno, che hanno scritto pagine della gloriosa musica degli anni ‘60/’70. Esperienze queste che hanno riempito la mia vita di gioia, quella gioia che ho cercato di trasmettere ai miei cari riuscendoci. Qualche gruppo, come p. es. ”Amastra” (che mi è rimasto nel cuore), ha eseguito, molti dei miei brani: momenti questi che mi hanno riempito il cuore di piacere e di gratificazione. Spero di “notificare” al mio cuore altre emozioni e altra gioia da parte dell’”Allegra compagnia” che ha colmato di festosità gli ultimi anni della mia vita, entusiasmo che provo ancora con le meravigliose serenate estive che appassionano sia i residenti, sia gli emigrati che manifestano palesemente gioia e commozione.

Forse tutto ciò che ho scritto può essere considerato banale, le frasi espressioni scontate, semplici pensieri morali, generici aforismi. Secondo me, sono la cornice che racchiude tutti i nostri valori e i sentimenti che hanno lodato la nostra vita con la dolcezza della musica.

Lucio Vranca

 

 

 

 

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