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L'ALLEGRA COMPAGNIA PROTAGONISTA NELLA TERZA SERATA DELLA SETTIMANA MARIANA
Mistretta 03/08/2010
MADONNA DEI MIRACOLI Cliccare sull'immagine per vedere il filmato
SETTIMANA MARIANA - Giornata dei migranti - CRONACA DELLA SERATA Culture a confronto In occasione dei festeggiamenti in onore di Maria SS dei Miracoli, una delle serate programmate nella settimana Mariana, è stata dedicata agli emigrati e agli immigrati. Significativa l’opportunità di far conoscere, con le canzoni ed i versi in vernacolo, alcuni momenti drammatici e di integrazione che hanno segnato la vita di molta gente costretta ad abbandonare il proprio paese per potere dare più senso e dignità alla propria famiglia. La serata ha avuto inizio con una preghiera in vernacolo rivolta alla Madonna dei Miracoli che ha composto e recitato chi vi scrive dal titolo "Oh Marunnuzza, mu fai n fauri?" La scaletta, stilata con oculatezza, ha previsto un momento storico che ha ricordato a tutti i presenti (per la maggior parte mistrettesi emigrati), l'esodo di moltissimi siciliani che hanno lasciato la propria terra in cerca di fortuna. Una seconda fase ha considerato il positivo momento dell'integrazione dei siciliani che hanno arricchito svariati luoghi sparsi per il mondo di contenuti della cultura siciliana. Diversi gli interventi musicali dell'Allegra compagnia, svariati i versi che hanno significato i vari momenti attinenti al fenomeno migratorio: NICI (un vecchio canto che ha il sapore di un addio sotto la finestra dell’innamorata; la richiesta di una promessa di un amore che non merita di finire per colpa di una partenza decisa dal destino) ALL’EMIGRANTI (Una poesia che descrive lo stato d’animo di un giovane che affronta, a malincuore il viaggio verso una meta sconosciuta) L’EMIGRANTE (di Franco Nobile) Il brano riassume la storia di un emigrato che ritorna e proprio paese e lo descrive come un piccolo essere meraviglioso. MORI L’INNUCCENZA (una poesia recitata da Sebastiano Insinga che racconta il dramma vissuto nel dover prendere la decisione di lasciare il proprio paese. Giorni, settimane d’angoscia, di disperazione. Tutto questo, spesso, viene provocato da avvenimenti bellici che costringono a scappare anche per proteggere i propri figli. Ed ecco l’esodo dai paesi in guerra verso la nostra terra che li accoglie come può) CU CANCIA A STRATA VECCHJA PA NOVA... di Enzo Romano, recitata da Sebastiano Insinga ....... Uno spazio significativo è stato concesso a due poeti popolari mistrettesi Francesco Ribaudo che ha recitato MISTRETTA e Vincenzo Rampulla che ha interpretato L'EMIGRANTI e MARONNA RI MIRACULI. Al gruppo dei Poeti popolari si è aggiunto il giovane Lorenzo Caruso che ha recitato una sua composizione dal titolo MISTRETTA E L'EMIGRATI SICILIA MIA , un inno alla Sicilia che sottolinea le sue bellezze scritte da un anonimo che vive lontano. Realizzarsi pienamente al Nord o all’estero è sempre statala prerogativa di ogni siciliano. Scriveva Luigi Tenco: “Andare via lontano e cercare un altro mondo, dire addio al cortile, andarsene sognando...” Si, perchè a volte l’avventura è un sogno, il desiderio di vedere realizzare i propri ideali... e chi rimane..., aspetta, aspetta e, forse, aspetterà per sempre perchè il proprio caro non ritornerà più. Il significato di quanto scritto è stato raccontato da Paola Cannata recitando una poesia dal titolo: Un altro momento significativo, di grande pregio che ha arricchito la serata, è quello che ci ha regalato Sebastiano Insinga. La recitazione è un’arte e lui, con la sua spiccata capacità recitativa, ha impreziosito alcune poesie del nostro caro amico Enzo Romano e dei poeti Filippo Giordano, Graziella Barbera Di Salvo e Liborio Di Salvo FERIE AL PAESE di Filippo Giordano; SUL TETTO DELLE TUE CASE di Graziella Di Salvo; LU CANTU DI L'ACIEDDI di Liborio Di Salvo.
Gli emigrati all’estero non raccontano solo fatti negativi, ma anche episodi che dimostrano la perfetta integrazione. Pertanto l’autonomia delle comunità siciliane permette loro di organizzarsi per passere insieme giornate spensierate all’insegna dell’allegria e del divertimento. Le nostre tradizioni, il nostro modo di concepire i progetti di vita e le nostre abitudini, vengono fatti conoscere all’estero. Le nostre canzoni tradizionali destinate alle ragazze, i canti d’amore e le stornellate sono forme di comunicazione di cui, noi siciliani, possiamo essere orgogliosi. A questo punto la serata è diventata divertente e gioiosa. L'Allegra compagnia ha fatto il miracolo. In soli due incontri di preparazione vissuti con una buona dose d'ansia, è riuscita a sfoggiare tutte le sue potenzialità musicali coinvolgendo i presenti che hanno dimostrato di gradire l'intero programma previsto. La piccola comunità rumena esistente a Mistretta, ha dato un contributo culturale mostrando al pubblico tre balli folklorici della loro terra, balli che hanno ravvivato ulteriormente la manifestazione multietnica. La Sicilia è anche la terra delle rose, del mare azzurro ricco di luce, delle meravigliose scogliere; la Sicilia la terra dell’arte, della storia antica, la terra dell’amore che ha ispirato tanti poeti, tanti compositori. Per sottolineare questi aspetti, l’Allegra compagnia ha concluso i suoi interventi musicali con delle canzoni che sono degli inni alla bellezza e all’amore. CU TI LU DISSI (di Rosa Balistreri) AFFACCIA BEDDA E-DDAMMI DDUE VIOLE (eseguita ogni anno durante il percorso delle serenate di quartiere) COMU L’UNNA di Vincenzo Curreri. Canto che molti mistrettesi conoscono. La serata si è conclusa con la lettura della poesia ritenuta, dall’autore, “Il testamento morale di tutti i mistrettesi che vivono lontano” VUOGGHIO TURNARI di Lucio Vranca Altre composizioni dedicati agli emigrati: A-TTIA LUNTANU (Testo - Canto) - LA TERRA DI LI ROSI (Canta Sandrine Raimondi del gruppo "I cantori di Dafni") - PERCHE' NEGRO (poesia) - EMIGRANTI (Poesia) - SIMU NA MINESTRA MARITATA (Poesia)
Va sottolineato, infine, la destrezza e la sicurezza di Antonella Calandra che ha condotto la serata con una personalità decisa ed impeccabile. Un’altra nota di merito è da indirizzare a favore di Paola Cannata che con autorevolezza ha recitato diverse poesie in vernacolo: forse, la rivelazione della serata. L’intervento di Mons. Giordano (dopo i dovuti ringraziamenti), ha concluso l’incontro dedicato ai migranti esprimendo piena soddisfazione per il risultato ottenuto. “Vale la pena – ha aggiunto padre Michele - ripetere l’esperienza l’anno prossimo in tempo utile per consentire una migliore organizzazione”. I Componenti protagonisti dell’”Allegra Compagnia”: Michele e Natale Accidente, Pippo Dolcemaschio, Tony Giordano, Giuseppe Mazzara, Pippo Porrazzo, Lucio Vranca.
Lucio Vranca
RICOSTRUZIONE STORICA DELLA DEVOZIONE MARIANA DEL POPOLO MISTRETTESE DAL XVII SECOLO IN POI di Lucia Porracciolo
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ALLEGRA COMPAGNIA
I PROTAGONISTI DELLA SERATA
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