Finale
12
agosto 2013
Si è conclusa la seconda
edizione della Kermesse d’arte che dal 3 al 10
agosto ha abbracciato una miriade d’attività
artistiche che vanno dalla pittura alla moda; dalla
musica all’artigianato creativo; dalla danza alla
poesia e la fotografia (leggi programma accanto).
La Kermesse ideata e
coordinata magistralmente da
Dino Porrazzo, collaborato
dall'infaticabile e dinamico Mario Porrello, organizzata dalla Pro Loco con il
patrocinio del Comune di Mistretta,
ha riscosso un notevole successo in tutte le
attività artistiche.
Durante lo
svolgimento delle manifestazioni è stata preziosa la
collaborazione di alcuni componenti della Pro Loco:
Santina Rondine,
Erika Ribaudo, Valentina
Porrazzo e la collaborazione esterna di Daniela
Dainotti e Lilli Blanco.
Hanno fatto parte dell’Artigianato
creativo gli artisti: Anna
Valenti;
Daniela Dainotti (Découpage);
Francesco Modica; Angelo Vecchio (Dècoupage);
Ciccio Ribaudo; Paolo Mugavero
(scomparso recentemente); Gaetano Russo; Ceramiche Josa di
Salvatore Sipio (S. Stefano Cam).;
Per la pittura
locale hanno esposto: Liria Ribaudo, Mario
Biffarella, Marianna Tita, Nino
Tamburello, Lilli Blanco e il nuovo artista
Nino Ortoleva.
L’arte fotografica
è stata rappresentata dagli artisti-fotografi:
Giuseppe Ciccia, Riccardo
Zingone, Mario Porrello, Chiara Porrazzo.
Il salotto
letterario, che si è svolto nei locali del
Giardino d’inverno, è stato impreziosito dal
reading di poesia a cura di
Sebastiano Insinga.
La stilista Mela
Faraci ha curato il corollario di moda mentre il
Saggio di danza, organizzato da Tiriag fuego
e Modica Dans è stato rinviato causa
maltempo.
Personalmente sono stato
testimone di tre momenti particolarmente
interessanti che mi hanno coinvolto emotivamente: la
mostra Grafico-Pittorica-Artigianale che si è
svolta nell’Auditorium S. Tommaso D’Aquino; il
Body painting (Sfumature d’arte di
Catania) con l’esibizione presso il Ristorante
Primavera, Sebar, Gioelleria Turco Liveri e,
infine, l’esibizione della Corale Monteverdi
diretta dal Maestro
Sebastiano Zingone.
Le
tre bellissime ragazze del
Body Painting
hanno dovuto
sopportare una temperature al di sotto della media
stagionale causata da una giornata uggiosa che ha
infastidito sia gli artisti, sia le modelle che
eroicamente hanno resistito fino all’ultima
pennellata deliziando i curiosi e gli intenditori
che hanno apprezzato il risultato finale dell’opera.
Merita una citazione particolare l’esibizione della
corale Monteverdi diretta
dal Maestro
Sebastiano Zingone.
La
musica corale polifonica doveva inserirsi negli
angoli di pietra storica di via Maroncelli
dove io sono nato. La stupenda scelta del luogo mi
ha portato, con la mente, in un lontano passato.
Mi ricordo in
queste strade ...”La
chioccia seguita da piccoli ciuffi gialli; le
galline a beccare insetti nel selciato in attesa di
un impasto di crusca garanzia di un uovo fresco e
genuino; strumenti suonati con nodi d’avena; giochi
d’infanzia con mandorle e bottoni; vivacità nei
vicoli, formicolio di giovani vite.
Ed ora, strade
erbose, isolati miagolii, tegole in frantumi, porte
indebolite, fatiscenti; finestre protette da vecchie
tavole usurate ed angoli, adesso, silenti... Il mio
cuore è rimasto in quelle stradine di pietra
sormontate da arcaici muri. Le scale, che finiscono
in terrazze coprenti archi di pietra a loro volta
coperte di
pergole con sarmenti fruttificanti, mi ricordano
quelle di mia madre (nella foto). La biancheria
stesa ad asciugare sui fili tesi, le piante vive
ricche di fiori, le foglie di vite d’intenso verde
erano ricami d’amore e di bellezza operati da mio
padre e mia madre...”
...e stasera un omaggio: la musica che mi tocca il
cuore.
Purtroppo il coro
Mario Monteverde, non ha potuto incantare quei
luoghi perché il concerto si è dovuto fare, causa
maltempo, all’interno dell’Auditorium S. Tommaso
D’Aquino. Immaginando ad occhi chiusi e
ascoltando la celestiale polifonia, ho
rivissuto alcuni momenti della mia infanzia che, su
quelle pietre, ha lasciato segni intrisi di ricordi.
Il concerto ha riempito
di gioia il mio cuore perché l’amore per musica che
si percepiva ascoltando gli esecutori, la
delicatezza della gestualità del Direttore in
quell’ambiente ricco d’arte moderna e antica,
l’immaginazione della via Maroncelli “spalmata” di
coralità, sono stati i componenti della mia
commozione.
Dunque, la commozione mi
ha coinvolto ma mi ha reso felice.
Tornando alla Kermesse
concludo dicendo che tutti gli artisti sono stati
premiati con attestati ricordo e una serie infinita
di foto e riprese che rimarranno come ricordo di una
manifestazione dove l’arte ha trionfato grazie alla
genialità di chi l’ha creata.
Tutte le altre foto si
possono vedere collegandosi con le pagine di
facebook
kermesse d’arte o aprendo le pagini del sito
di
Mario Porrello.
Lucio Vranca
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