Un sito personale per omaggiare

Apertura al pubblico della Torre di Finale (PA)

Finale 29 luglio 2014

"LA TORRE, FINALMENTE"

Quella Torre che ho sempre ammirato; quella Torre che ho guardato da lontano; quelle mura che ho fotografato da tutti e quattro lati; quella struttura storica che mi ha fatto scrivere poesie e canzoni e costruire modellini quali souvenir di Finale; quel gioiello inaccessibile, OGGI, è anche mio. Mi appartiene, appartiene a tutti, appartiene al mondo.

L’inaugurazione del 28 luglio 2014 è un avvenimento da ricordare, una data storica tanto agognata, desiderata da tutti.

La cerimonia di apertura al pubblico, coordinata dalla Prof.ssa Maria Giuliana, è stata preceduta dalla realizzazione estemporanea (all’interno della Torre), di un acquarello su carta paglia, dall’artista Gianni Ballistreri.

Gli interventi di Maria Giuliana, Lucio Vranca (che ha recitato alcune sue poesie dedicate alla Torre), Stefania Randazzo, il prof. Santi Vitrano e il Sindaco On. Magda Culotta in presenza del Presidente del Consiglio comunale di Pollina Alfredo Cassataro, hanno sottolineato l’importanza storica e d’immagine della Torre del Marchese di Geraci nata nel 1597 quale torre d’osservazione a “Difesa”(non a caso esiste Contrada Difisa) del nostro territorio dall’attacco dei turchi.

Personalmente, con la videocamera in mano per documentare l’avvenimento storico, ero un po confuso, emozionato come un bambino in trepidante attesa di vedere la sorpresa dell’uovo di Pasqua. Si, sorpresa perchè entrato dentro la Torre mi aspettavo di vedere i muri intonacati. Invece NO: ecco la meraviglia..! I muri in pietra erano uguali a quelli del 1597: ero incantato tra lo splendore policromatico delle pietre incastonate come gioielli.

Man mano che il sole si avviava al tramonto, le pietre dei muri interni si accendevano (come per festeggiare l’evento) di rosa intenso con sfumature tendenti al rosso. Quel giaciglio, quel focolaio quella cisterna illuminati da faretti precari, brillavano di luce naturale, che il sole donava più forte che mai come fosse una sfida.

Il sole, infatti, prima di sparire dietro il monte, con un forte suo raggio e con un sorriso d’augurio, attraverso la FINESTRA DEL TRAMONTO tra le pietre del muro interno, ha dipinto un quadro, il quadro che vedremo ogni sera al tramontar del sole.

Lucio Vranca