VI EDIZIONE DEI "VIRGINIEDDI"  Organizzata dell'Ass. "Amici per caso" di Mistretta

Finale 22 marzo 2013 

Purtroppo la vecchia tradizione molto sentita e organizzata dalla gente semplice devota a San Giuseppe, non si pratica più come molti anni fa. Era l’occasione per riunire alcuni bambini bisognosi e far vivere loro una giornata diversa senza proibizioni ne limitazioni. Le pietanze preparate altro non erano che piatti poveri a base di verdure, legumi, baccalà fritto e frutta di stagione.

La giornata è iniziata con un grande lavoro di preparazione simile a quello degli anni precedenti (che potete vedere cliccando qui). La rituale lettura della poesia dedicata all’Associazione a cura del Dott. S. Insinga ha anticipato la santa benedizione celebrata da Padre Giuseppe Capizzi. E’ seguita la consumazione dei pasti preparati sapientemente da Antonino Lutri e da altri collaboratori nei locali del “Giardino d’inverno” di Piero Di Marco.

E’ necessario precisare che i “virginieddi”, sperimentati qualche anno fa dai componenti dell’Associazione “Amici per caso”,  non hanno niente a che vedere con il passato, ma rinnovano, ogni anno, l’opportunità di vivere una giornata all’insegna dell’amicizia e della gioia di stare insieme. In verità , c’è davvero bisogno di dare valore, forza e continuità al vero significato dell’amicizia. Gli impegni ed i problemi familiari, tendono ad affievolire i rapporti sociali. Dunque rivedersi, gioire insieme raccontando fatti del felice passato è semplicemente salutare. E’ come rinvigorire l’animo e rigenerare la gioia rimasta latente per un tempo indefinito. Allora credo sia giusto dire che “Gli amici per caso” non sono solo amici degli amici ma risultano essere “collante” sociale ovvero “coesione” per un comportamento comune, per un atteggiamento affine nei confronti della vita e degli ideali. Un insieme di valori condivisibili; uno scopo nobile e generoso per cui si agisce.

Per concludere non si può negare la capacità aggregativa del socio Dott. Salvatore Insinga. La sua simpatia spazia dalla dedica poetica all’Associazione, all’autoironia e, per finire,  ai versi sottili e pungenti ricchi d’affetto diretti ora a uno, ora all’altro componente dell’Associazione. Un comportamento spontaneo, condiviso e apprezzato diventato, ormai, una gradita tradizione intrisa di simpatia  sintesi di un feeling che consolida e fortifica il legame affettivo tra tutti gli associati “Amici non per caso“.

Lucio Vranca

A "menzalora"datata 1864

Le dediche di Salvatore Insinga

I virginieddi 2013

Al Prof. Giuseppe Mazzara

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