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Amici per caso - Virginieddi 2014 - VII edizione |
Finale 18 marzo 2014
Salire a Mistretta, stare insieme agli “Amici per caso” in occasione dei “Virginieddi” è come respirare aria salubre impregnata di semplicità, amicizia, rispetto e un’enorme dose di simpatia. Un feeling che accomuna, non solo gli associati, ma anche quanti partecipano al "Banchetto di San Giuseppe". La giornata è iniziata con un grande lavoro di preparazione simile a quello degli anni precedenti (che potete vedere cliccando qui). Il menu, come sempre ricco e rispettoso della tradizione amastratina, è consistito in un insieme di appetitose pietanze che vi elenco: antipasto a base di olive, formaggio, provola paesana, pasta con le lenticchie, pasta ncasciata (pasta finocchi e sarde), baccalà con fritto di cipolle (cipuddata), insalata di cardi lessati e cardi fritti e polpette di cardi. Non poteva mancare il pane di San Giuseppe (u vastuni ri San Giuseppi), il vino e la birra in quantità. E il dolce..?? "A varata ri psqua abbagnata nto vinu". Il pasto si è concluso con il caffè, un sorsetto di grappa e... dulcis in fundo... il sorbetto al limone preparato con maestria dall'amico Piero Di Marco. L'unica nota stonata, su una melodia perfetta, è stata la mancanza del personaggio mitico che, ogni anno, ha caratterizzato e distinto l'incontro con la sua poesia e con la recitazione storica dei versi sottili, intrisi d'affetto e simpatia. Il Dott. Salvatore Insinga, per motivi da attribuire al lavoro, non ha potuto impreziosire e decorare, con gli ornamenti delle sue parole, i momenti gioiosi che, normalmente, si accumulano durante il corso della giornata. E' mancato il personaggio, è mancato l'anticipo della santa benedizione celebrata, anche quest'anno, da Don Giuseppe Capizzi davanti al piccolo altare di San Giuseppe simbolo di bontà e dedizione. Sull'Altare, come sempre, sono stati appoggiate tutte le pietanze come atto di devozione. E’ seguita la consumazione dei pasti preparati, con arte, da Antonino Lutri, Peppino Cannata, Ciano Di Marco e l'ex Presidente Enzo Cannata. Il tutto, sotto l'attenta visione del Presidente Tano Antoci, si è praticato nei locali del “Giardino d’inverno” di Piero Di Marco. Per concludere credo sia giusto sottolineare, ancora una volta, che “Gli amici per caso non sono solo amici degli amici ma risultano essere “collante” sociale ovvero “coesione” per un comportamento comune, per un atteggiamento affine nei confronti della vita e degli ideali. Un insieme di valori condivisibili; uno scopo nobile e generoso per cui si agisce" (frase scritta dal sottoscritto in occasione della VI edizione. Il significato di quanto detto risulta essere sempre attuale).
Lucio Vranca
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